Pescara. Si è avvalso della facoltà di non rispondere il dirigente del settore tecnico del Comune di Pescara, Tommaso Vespasiano, indagato nell’ambito dell’inchiesta sul divieto di balneazione firmato ma mai reso noto. Nell’inchiesta potrebbero esserci piu’ indagati ma al momento non si conoscono i loro nomi.Vespasiano, assistito dall’avvocato Augusto La Morgia, ha preferito la via del silenzio davanti agli agenti della Squadra Mobile di Pescara, che su delega dalla procura di Pescara avrebbero dovuto interrogare il dirigente. A suo carico il pm titolare dell’inchiesta, Anna Rita Mantini, ha ipotizzato i reati di falso ideologico e omissione di atti d’ufficio. C’è anche il vice sindaco di Pescara, Enzo Del Vecchio, con delega ai lavori pubblici, tra gli indagati dell’inchiesta sul divieto di balneazione firmato ma mai reso noto. E’ stato lui stesso a rivelarlo ai cronisti al termine dell’interrogatorio, che si è svolto oggi pomeriggio davanti agli agenti della Squadra Mobile di Pescara su delega dalla Procura del capoluogo adriatico. I reati ipotizzati dal pm titolare dell’inchiesta, Anna Rita Mantini, a carico di Del Vecchio sono falso ideologico e omissione di atti d’ufficio. “Ho fornito” ha detto ai giornalisti il vice sindaco “tutto ciò che era necessario fornire”. Del Vecchio, che è assistito dall’avvocato Carmine Ciofani, non è entrato nei dettagli sostenendo che gli atti “sono coperti dal segreto istruttorio”.
Pescara e i giochi, un legame storico e indissolubile
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