San Benedetto dei Marsi. A dieci giorni dall’uccisione di Amarena in migliaia si sono ritrovati oggi a San Benedetto dei Marsi in ricordo della mamma orsa simbolo del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il Partito animalista europeo, gli Animalisti italiani e altre associazioni di protezione e volontariato animalista hanno chiamato tutti a raccolta a Pescina per ribadire la necessità di tutelare di più la fauna selvatica.
I pullman sono arrivati da Roma, da Pescara, da Firenze e dalla Campania. Lungo le strade di San Benedetto, sorvegliate da centinaia di agenti arrivati da tutto il centro Italia, tante persone con cartelli, manifesti e abiti da orso provati per quanto accaduto.
“Cacciatori, sporchi criminali, giù le mani dagli animali” è uno dei tanti slogan gridati dai partecipanti arrabbiati per quanto accaduto nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre a San Benedetto quando Andrea Leombruni ha sparato all’orsa mamma di due cuccioli.
Dopo un breve corteo i manifestanti sono arrivati in piazza Risorgimento dove si sono radunati tutti per fare il punto su quanto accaduto nei giorni scorsi a poche centinaia di metri da lì. Tante le foto e i cartelli con messaggi di condanna per l’uccisione dell’orsa Amarena. Fumogeni rossi e il grido corale “Amarena, Amarena” ha coinvolto tutti i presenti.
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