Pescara. Si aggirava spaventato correndo nel parcheggio della concessionaria Autoepi in strada vicinale Torretta, a Pescara, un giovane capriolo, arrivato questa mattina probabilmente dalla zona verde che costeggia il fiume. Con grande fatica, anche a rischio della loro incolumità, i dipendenti sono riusciti a bloccarlo per evitare che si facesse male, dopo che più volte l’animale si è gettato contro la vetrata dell’edificio. Segnalata l’insolita presenza ai Carabinieri Forestali e alla Asl, poi intervenuti sul posto, l’esemplare è stato prelevato e messo in sicurezza.
“La presenza di animali selvatici nelle aree urbane, i caprioli nell’area metropolitana di Pescara, come i cinghiali a Roma, è conseguenza del cambiamento ecologico degli ultimi decenni – spiega, interpellato dall’ANSA, Simone Angelucci, veterinario del Parco Nazionale della Maiella – Trovano aree disponibili e risorse alimentari in ambiti dove c’è stato un abbandono da parte dell’uomo, sia come presenza fisica sia in termini di coltivazione della campagne. Questo livello di abbandono dei territori, prima nelle aree montane, ora anche in quelle collinari, ha creato una nuova interfaccia con i centri abitati. Le aree ri-naturalizzate, con presenza di cespugli, arbusti, macchia mediterranea, entrano a ridosso delle città. Gli animali giovani si ritrovano spesso in ambiti prettamente urbani, un animale selvatico in queste condizioni si sente molto disorientato, è quindi assolutamente da evitare l’approccio che si potrebbe avere con un cane o un gatto. Questo capriolo, un maschio con palchi abbastanza sviluppati, poteva essere molto pericoloso. La regola, in generale, con un animale selvatico in città è mantenere le giuste distanze, non fare nulla di particolare, se non segnalare la presenza ai Carabinieri Forestali e organismi competenti”.