Pescara. Dopo le dichiarazioni del Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sulle difficoltà per la realizzazione del raddoppio ferroviario “Pescara-Roma” e la relativa alta-velocità interviene il capogruppo della Lega in Consiglio Regionale, Vincenzo D’Incecco, che pur condividendo la bontà dell’opera ha sempre caldeggiato le numerose criticità sollevate dalle amministrazioni locali, residenti, e vari comitati che hanno chiesto delle modifiche progettuali per salvare le proprie abitazioni, le proprie aziende e la vivibilità delle aree della Valpescara.
“Condivido tutte le dichiarazioni rilasciate da Matteo Salvini durante l’audizione di ieri in Senato sulle infrastrutture abruzzesi, sia quelle per scongiurare gli aumenti del pedaggio sulle autostrade A24/A25 sia sulle criticità emerse sulla concreta fattibilità del raddoppio del tracciato ferroviario. Senza dubbio questa è un’opera che migliorerà i collegamenti ferroviari utilissimi all’economia e al turismo regionale, però sarebbe un grave errore non tener conto delle volontà di tante amministrazioni locali, aziende e degli abitanti che vivono in quelle zone che non sono contrarie alla realizzazione dell’opera tout court ma ne chiedono una modifica sia per non essere privati delle proprie strutture ma anche in ottica di un miglior rapporto rapporto costi-benefici”. Così il Capogruppo della Lega, Vincenzo D’Incecco, che sulla scia delle parole di Salvini difende ancora una volta le posizioni di amministrazioni locali, aziende e residenti dei luoghi dove dovrebbe passare il nuovo tracciato ferroviario e dei tanti comitati nati in difesa del territorio.
“Le criticità che il Ministro Salvini ha sollevato probabilmete sono le medesime che anche noi insieme ai comitati avevamo individuato ed esposto, inoltre – sottolinea D’Incecco – tutte le proposte alternative che ho raccolto non sono affatto campate in aria ma assolutamente razionali e propositive. Spero che adesso possano essere ascoltate in modo diverso e migliore”, conclude D’Incecco.