L’Aquila. L’Abruzzo protagonista al dodicesimo vertice internazionale de Il Cairo dei partner “DII Desert Energy”, in corso di svolgimento nella capitale egiziana, il contenitore internazionale dei principali attori della transizione energetica e della nuova frontiera dell’idrogeno.
La nuova iniziativa di caratura internazionale, promossa dalla Regione Abruzzo, in particolare dall’Assessorato allo Sviluppo Economico attraverso il braccio operativo dell’Agenzia regionale per le attività produttive (Arap), fa seguito alla missione di Dubai, del marzo scorso e nell’ambito dell’Expo 2020, dove centrale è stato il trasferimento di tecnologie e l’attrazione di investimenti privati per la produzione dell’idrogeno verde, il vettore energetico del futuro, prodotto dall’elettrolisi dell’acqua attraverso l’energia rinnovabile, e più in generale sul fronte complessivo della transizione ecologica, strategico nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
In quei summit e poi in un forum a Pescara, è stata avviata una intesa con il consorzio Dii desert Energy, network pubblico-privato di dimensioni planetarie sul fronte delle energie rinnovabili, composto da oltre 50 imprese e organizzazioni di 25 Paesi, tra cui, da marzo scorso, l’Arap. Guidato da Paul Van Son e Cornelius Matthes, rispettivamente presidente e ceo, DII opera in particolare in nord africa e medio oriente sul fronte della costruzione di una filiera dell’idrogeno green, dalla componentistica alla logistica, per arrivare alla produzione del vettore da fonti rinnovabili come eolico e fotovoltaico, e alla successiva distribuzione e utilizzo, come alternativa alle fonti fossili, non più solo per ragioni ambientali, ma anche di sostenibilità economica e finanziaria.
Grazie al lavoro di relazioni di Arap, nel corso del vertice in terra egiziana è stato formalizzato l’ingresso, in seno al consorzio mondiale, della multinazionale Walter Tosto SpA, secondo quanto si è appreso, prima di una serie di adesioni abruzzesi che saranno importanti per la diffusione degli obiettivi propri di DII Desert Energy.
“Arap Abruzzo – afferma l’assessore regionale abruzzese allo Sviluppo Economico, Daniele D’Amario – quale Azienda Regionale alle Attività Produttive, aderendo col supporto della Regione al consorzio mondiale già alla fine dello scorso anno, ha avviato diversi percorsi utili per la Regione, candidando il tessuto imprenditoriale abruzzese ad accogliere tra i primi gli sforzi internazionali di transizione energetica, partecipando al tavolo dei grandi player industriali, di ricerca e di innovazione di livello mondiale che vedono le energie rinnovabili e l’idrogeno quale metodi per produrre e distribuire energia nel futuro a prezzi accessibili e a bassissimo impatto per l’ambiente”.
“Abbiamo proposto al Comitato consultivo di DII Desert Energy – commenta il presidente di Arap, Giuseppe Savini –, di organizzare presto un summit internazionale in Abruzzo, finalizzato ad accelerare l’interesse sempre più presente delle imprese abruzzesi alle energie rinnovabili e alla produzione ed utilizzo di idrogeno. Se operatori di livello come Walter Tosto e altri ancora ci chiedono di far parte del consorzio DII Desert Energy, è una pragmatica conferma della validità delle nostre strategie”.
“Presto saremo operativi con Arap Energia – spiega il direttore generale di Arap, Antonio Morgante – e cominceremo ad essere protagonisti concreti delle strategie energetiche che stanno molto a cuore alle imprese abruzzesi che oggi vivono un momento di grande difficoltà. Sapere da Il Cairo che il Consorzio Internazionale DII Desert Energy si completa con ingressi abruzzesi di rilevante importanza industriale ci da conferma che le scelte fatte da più di un anno erano giuste e, in un certo modo, lungimiranti. I prossimi ingressi ‘abruzzesi’ consolideranno il percorso”.
“Lo schema classico dei Consorzi Industriali, produttori di servizi alle imprese di natura tradizionale, si sta velocemente aggiornando: Arap, grazie alle scelte strategiche della Regione Abruzzo e agli indirizzi della Giunta Regionale, presto sarà in grado di produrre energia a basso costo e sostenibile per le migliaia di attività produttive insediate nei nuclei industriali di propria competenza, quelli interessati dalla Zona Economica Speciale e, successivamente, alle imprese dell’intero Abruzzo, senza dimenticare i bisogni della Pubblica Amministrazione: ciò non solo aiuterà a medio termine a superare una crisi dei prezzi energetici destinata probabilmente a durare ancora, seppur calmierata, ma consentirà anche di aggiungere nel lungo periodo competitività alle imprese”, conclude Morgante.