L’Aquila. Ancora situazioni di pericolo nelle autostrade A24 e A25 per la presenza di animali incustoditi a ridosso della carreggiata.
Oggi l’ennesimo episodio, al km 29+200 dell’A24 vicino all’uscita Vicovaro Mandela verso Roma: una mucca ha sfondato la recinzione arrivando sul prato adiacente la carreggiata, quando stava per scendere in strada la Polizia stradale ha scongiurato il rischio di incidenti.
L’ultimo atto dell’annosa problematica, emerge da fonti della concessionaria Strada dei Parchi Spa, ha portato all’ennesima denuncia per pascolo abusivo e danneggiamento nei confronti di un allevatore: sarebbe pronta anche un’altra diffida. Risale a febbraio, tra i caselli di Carsoli e Tivoli, l’incidente in cui è rimasta coinvolta una famiglia la cui auto si è scontrata con una mucca. Anche in quell’occasione Strada dei Parchi ha presentato denuncia per pascolo abusivo e danneggiamento dopo che un veterinario aveva accertato la provenienza dell’animale, dotato di targa di riconoscimento.
Secondo quanto appreso le reti di recinzione sono a norma, ma non sufficienti a contenere la fauna dei cinque parchi attraversati dalle due autostrade: è uno degli aspetti del più complessivo tema della messa in sicurezza statica e sismica delle arterie.
La legge di stabilità 2012 ha considerato strategiche A24 e A25 in caso di calamità naturale, prevedendo un piano miliardario nel piano economico finanziario (Pef), non rinnovato dal 2014. Anche l’intervento sulla recinzione è bloccato, nonostante le sollecitazioni di istituzioni e associazioni e quelle di Sdp al ministero Infrastrutture e mobilità sostenibile (Mims) e al commissario, Sergio Fiorentino, nominato dal Consiglio di Stato per approvare il Pef al posto dello stesso Mims, considerato inadempiente. Della problematica si è parlato anche in una riunione a L’Aquila alla presenza del prefetto, Cinzia Torraco. Secondo quanto appreso, per sistemare 460 km occorrono circa 140 milioni di euro: sarebbe pronto un progetto per i primi 87 km, ma solo 4 sono stati approvati dal commissario. Sulla vicenda della messa in sicurezza si registra da anni uno stallo che ha generato un contenzioso tra Sdp, Spa del gruppo Toto, Ministero e Anas.