Pescara. Si chiama la “La baia di Miami”, l’ultima fatica letteraria dell’autore Salvatore Gargiulo, un thriller avvolgente e inquietante già dalla copertina. Come riporta la prefazione di Matteo Corso, che parla di un racconto noir raffinato e complesso, ricco di personaggi e dall’intreccio studiato e ingegnoso sin dall’inizio. Un racconto da mille sfaccettature, in una città più facoltosa d’America, la quale nel racconto si divide in due; di giorno elegante e raffinata e nella notte diventa feroce. L’autore, ama soffermarsi sulle descrizioni, spesso anche emotive, di situazioni e soggetti, ma il suo stile scorre veloce e sicuro, senza risultare mai ampolloso o ridondante.
Non sempre la vita ti regala le cose che ti aspetteresti. In particolare quando sei un ragazzo di strada e orfano, come Giovanni Pastorino. Un giovane cresciuto in una famiglia povera, ma piena di sentimento. A lui bastava il calore dei suoi genitori per essere felice, ma rimase orfano prima che diventasse maggiorenne. Allontanato anche dai parenti, solo e abbandonato si trovò a fare il contrabbandiere di sigarette. Con caparbietà diventò il capitano di un gruppo di venti persone con quartier generale nel porto di Genova.
Ma in ogni sorta di scelta, la vita alla fine t’invia il conto da pagare. Era quello che pensava sempre Giovanni e su quell’ipotesi rifletté duramente, sulla sua vita e quello che gli aveva insegnato il padre prima di suicidarsi. Con la nascita del figlio Michele, Giovanni capì che era tempo di cambiare. Doveva dare alla sua famiglia la giusta dignità. Era sempre quello che aveva sognato per il suo futuro. Decise di andare via dall’Italia e si trasferì a Miami, cancellando il suo passato. Costruì una casa in una bellissima baia. Col passar del tempo la sua villa diventò un bed-and-breakfast. Diventando così la: “La baia Molinari”.
In tutti quegli anni Giovanni riuscì sempre a nascondere a tutti il suo passato, diventando così un cittadino esemplare. Ma qualcosa durante il percorso andò storto, ogni minimo progetto che realizzava un avvenimento negativo si batteva contro come la furia. Si trovò in un vortice di episodi negativi. Ecco il suo conto. L’autore in “La baia di Miami” coniuga sapientemente le atmosfere tipiche del noir più classico con la freschezza di stilemi e costruzioni vicine a generi più soft, creando un ensemble raffinato, ricco e affascinante. Un libro che ti prende, ti affascina e ti conquista, rivelando la maturità e l’esperienza di uno scrittore sicuramente di classe.
Chi è l’autore
Salvatore Gargiulo nasce nel 1958 a Napoli. Vive in Piemonte. All’età di quindici anni si appassiona alla fotografia, e negli anni diventa il suo lavoro. Il suo grande obiettivo era di emozionarsi per fare emozionare con le sue opere. Ha cominciato a leggere e studiare i grandi scrittori, e si appassiona ai thriller e gialli. La sua fantasia ha cominciato a viaggiare, con coraggio ha messo in pratica la sua immaginazione visiva sullo scritto, invece che in una fotografia. Ha visto i suoi protagonisti come in un film, li ha ascoltati, ha visto le loro azioni, ha visto le loro smorfie ed è entrato nella loro storia. Nel 2010 inizia la sua seconda passione, scrivendo con entusiasmo racconti.