L’Aquila. Da Dubai viene lanciata il nuovo brand comunicativo ‘Paesaggi Culturali’, che racchiude le bellezze, la tradizione e la forza del territorio abruzzese. Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Consorzio Punto Europa insieme all’Associazione Italia Nostra, hanno realizzato un video di lancio per mostrare quello che potrà scoprire un turista che visita l’Abruzzo.
“Per la prima volta un Consorzio pubblico di progettazione europea insieme ad una delle più importanti realtà associative culturali italiane, fortemente radicata sul territorio, come Italia Nostra si mettono insieme all’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, una entità vasta che abbraccia un territorio ampio ultra regionale, e che può dare una visione d’insieme a quell’area centrale che va dall’Abruzzo alle Marche al Lazio, per rilanciare il turismo in Abruzzo”, dice il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga Tommaso Navarra, da Dubai dove è presente insieme ad una delegazione della Regione Abruzzo con Arap (Agenzia per le attività produttive).
“Facendo così mettiamo insieme l’elemento naturale, le piante e la fauna, con quello della vita e delle esperienze culturali”, conclude il Presidente dell’Ente Parco in occasione della prima Esposizione Universale in Medioriente. Centrale il ruolo del Consorzio Punto Europa che si è occupato della progettazione per attrarre i finanziamenti e rendere concreta la nuova brand. Il presidente del Consorzio Punto Europa Filippo
Lucci dice: “Stiamo rispondendo a tutti i bandi europei per far si che questa brand possa avere ricadute immediatamente sul territorio. Inoltre teniamo insieme tutte le istituzioni e le realtà, per fare rete con le migliori esperienze sul territorio. Facendo squadra possiamo rilanciare il nostro straordinario territorio”.
Un progetto che è partito dalla ricerca, sottolinea il Presidente di Italia Nostra Paola di Felice, che è anche direttore emerito del polo museale di Teramo.
“Noi stiamo facendo in modo che ogni entità del territorio si riappropri della propria identità culturale. Lo spopolamento del territorio è dovuto anche al fatto che nessuno ha consapevolezza della propria identità. Ma per invertire questo fenomeno occorre una ricostruzione socio-economica. Dobbiamo garantire il finanziamento dei servizi, per far in modo che ritornino a splendere luoghi dove la qualità della vita è più alta”.