Tra gli effetti dell’emergenza sanitaria c’è un ridimensionamento delle nostre prospettive e, cosa positiva, delle nostre pretese. Abbiamo (ri)scoperto l’importanza del tempo lento e delle cose piccole, vicine, alcuni aspetti dei nostri affetti più stretti, familiari. Rivalutati angoli dimenticati, quasi sconosciuti delle nostre case, dei giardini, dei dintorni, avvertiamo il bisogno di curare ciò che ci circonda. Sono proprio questi i luoghi che la nuova app MyZona (download qui per Ios – download qui per Android) intende valorizzare, facendoli raccontare e commentare a chi davvero li vive ed ha con essi un rapporto privilegiato.
Per questa puntata ci spostiamo a Tagliacozzo (AQ) e più precisamente a Marsia, una località turistica che meriterebbe un destino diverso rispetto a quello di semiabbandono che vive ormai da molti anni. Abbiamo raccolto la testimonianza di un assiduo frequentatore del luogo. Questo il suo racconto.
Con spostamenti limitati all’interno del territorio comunale, s’apprezza la fortuna di vivere in zone ricche dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. Tagliacozzo, per questo, è una realtà alquanto privilegiata: partendo a piedi dal centro abitato, in qualunque direzione si aprono percorsi molto interessanti. Il sole e la luce dei casali della Giorgina e di Camerata nelle stagioni fredde e buie, mentre d’estate si può godere del fresco della pineta e della Sorgente fino su al castello passando per i maneggi e poi riscendere per il paese vecchio, con l’arrivo nella stupenda Piazza Obelisco, che prende il sapore di rientro nella mondanità.
Per chi invece volesse spingersi più su, oltre i boschi di castagne e le noci di Roccacerro cominciano le faggete che vanno a perdersi nell’infinita montagna di Marsia. Ci si arriva percorrendo la vecchia S.S. 5 Tiburtina Valeria, che sale da Carsoli o da Tagliacozzo. Tra le prime e più frequentate località sciistiche degli anni ’70, è stata poi lentamente condannata all’abbandono col mancato allaccio dell’acquedotto e della rete fognaria e la chiusura degli impianti di risalita.
Oggi basta uscire anche di pochi passi da quel che resta di quella sorpassata speculazione edilizia (seguendo le semplici indicazioni per il camping Europing) per immergersi in un’interminabile sequenza di boschi, vallette circolari e percorsi di cresta, vasti pianori e alture dove si aprono improvvisi panorami mozzafiato.
Qui sopra, a due passi dalle nostre calde abitazioni, si entra immediatamente in una dimensione diversa, dove la natura domina incontrastata. Il sole batte forte nel cielo blu, il vento spazza i crinali e piega le piante, lo stesso fluire delle stagioni si avverte in maniera amplificata, in particolare con l’incredibile caleidoscopio di luci e colori che si crea tra le foglie nel periodo autunnale.
D’estate, quando la calura giunge fino ai nostri centri abitati, c’è sempre su a Marsia una qualche radura che si apre tra gli alberi col suo verde abbagliante, dove si respira aria buona, fresca e per pernottare ci si raccoglie attorno a grandi fuochi di faggi secchi.
Ora, in questi giorni invernali, tutto è sommerso da un’incantevole coltre bianca ovattata, in una quantità che ci riporta indietro agli anni migliori. Bene fanno coloro che, nel rispetto delle normative anti-covid, portano i bambini a godere di cotanta meraviglia, anche semplicemente lasciandoli divertire con bob e slittini a bordo strada. Per chi vuole, c’è una neve ottima per le escursioni con le ciaspole e gli sci da fondo, ma anche per il fuoripista sia con gli sci da alpinismo che con le tavole. Si può scegliere uno dei tantissimi percorsi per tutti i gusti e tutte le esigenze, dai circuiti più brevi e semplici agli itinerari più impegnativi.
Basta poco per entrare in armonia con l’ambiente incontaminato, sentire lo speciale senso di protezione offerto dal bosco e magari imbattersi con qualche esemplare di fauna selvatica: uccelli rapaci in volo e giù lupi, orsi, caprioli, cervi, volpi, lepri, istrici, tassi, ghiri, lasciano le loro tracce sulla neve, dimostrando di poter sopravvivere all’estinzione dei cacciatori.
Credetemi se vi dico che, pur frequentando costantemente da diversi decenni la nostra montagna in tutti i periodi, con ogni mezzo e in tutte le forme, ogni volta posso concedermi l’opportunità di trovare nuove varianti, giri diversi, traiettorie inedite, soluzioni che mai finiscono di sorprendere per il loro fascino.
Curiamolo e custodiamolo gelosamente questo nostro fantastico “giardino di casa”, impariamo a rispettare e amare la splendida natura che ci circonda.
(un ringraziamento all’amico Giovanni Iacomini per questa bellissima testimonianza)
Come arrivare:
si può salire passando da Tagliacozzo o da Carsoli (uscendo ai rispettivi caselli autostradali)
Imboccare in entrambi i casi la S.S. 5 Tiburtina, fino ad arrivare al valico dove le salite dai due versanti si incrociano, appena sopra il borgo di Roccacerro. Da lì la strada diventa unica e dopo circa 3Km di tornanti si arriva alla prima “sbarra”, dove inizia l’abitato di Marsia. Proseguire in direzione camping.
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