L’Aquila. Ha il sapore di un grande bluff il caso che riguarda l’Udc e la candidatura all’ultimo momento di Marianna Scoccia, moglie di Andrea Gerosolimo, a sostegno della coalizione di centrodestra guidata da Marco Marsilio. In casa centrodestra è l’argomento che in queste ore appassiona di più.
Tutti hanno parlato di “sveltina” del consigliere uscente Gerosolimo (su cui era stato messo il veto per lui e consorte), ma nessuno dice che in realtà a fare la sveltina potrebbe essere stato qualcun altro, e cioè il centrodestra stesso.
Infatti, a parte le roboanti dichiarazioni di esclusione dell’Udc da parte di Marsilio e del coordinatore Giuseppe Bellachioma, tecnicamente non è stato fatto alcun ricorso. Anzi, Marsilio ha chiaramente ammesso che “tecnicamente è impossibile cancellare l’Udc”. Aggiungendo che “Se l’Udc riuscirà a ottenere seggi io non li sosterrò”.
E ciò cosa significa in concreto? Che da questa situazione tutti ne beneficeranno: il centrodestra e Marsilio perché potranno contare sui voti dell’Udc, e il gruppo guidato da Gerosolimo che avrà l’opportunità di eleggere una o più candidati. I più maligni pensano che tutto sia stato fatto con il beneplacito di tutti. Qualche dubbio, infatti, questa situazione lo suscita. Nessuna esclusione, nessuno sveltina e nessun colpo di scena quindi? Per molti pare proprio di sì.
In tanti si chiedono come sia stato possibile l’inserimento di un candidato nella lista senza che nessuno si accorgesse di nulla. Dov’erano i delegati di Marsilio in sede di presentazione delle liste? Dov’erano i responsabili e lo staff del centrodestra durante la consegna? Come è possibile che un intero schieramento politico si faccia passare sotto il naso un fatto simile proprio sulla lista dove c’era maggiore attenzione dell’opinione pubblica con trattative andate avanti fino alla notte prima?
Gli unici che sembrano mantenere a questo punto una linea coerente, almeno in apparenza, sono i candidati Udc Lino Cipollone e Iride Cosimati, marsicani, che hanno annunciato la presentazione della rinuncia in prefettura.
Anche in questo caso, però, non tutto è chiarissimo. Certamente basta una dichiarazione di non candidatura per rendere ufficiale la propria rinuncia, ma quanto a una rinuncia ufficiale la legge non lo prevede. Quindi in molti si chiedono: cosa presenteranno mai domani in prefettura i due candidati Udc?