Pescara. “Tanto tuonò che piovve, e stamattina ha piovuto davvero dentro l’Istituto superiore ‘Volta’ a Pescara. A fare l’amara scoperta sono stati operatori scolastici, docenti e, soprattutto, le centinaia di studenti che si sono ritrovati ad attraversare corridoi pieni zuppi dell’acqua che scendeva copiosa dai solai e dalle pareti, completamente impregnati”. Lo afferma Armando Foschi dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ il quale, dopo aver segnalato nei giorni scorsi la situazione di ‘degrado’ nell’istituto, oggi è tornato nella scuola di via Volta per verificare i danni causati dal primo acquazzone di fine estate. “E’ questa – dice – la risposta al presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco il quale di fronte all’allarme da noi lanciato appena giovedì scorso, dopo un sopralluogo documentato da foto a testimoniare lo stato di degrado della struttura, ci aveva accusato di sfornare ‘inesattezze dettate dalla scarsa conoscenza dei fatti'”. “Oggi quei fatti ci danno ragione, forse perché noi in quella scuola ci siamo entrati, il presidente Di Marco probabilmente non ci ha mai messo piede o, prima di replicare alle nostre affermazioni, avrebbe almeno fatto una verifica. Oggi non ci aspettiamo scuse, inutili, ma vogliamo risposte, per capire come sia possibile che in una scuola dove sono appena stati eseguiti lavori di rifacimento di solai, impermeabilizzazioni e controsoffitti la situazione sia già degenerata. Soprattutto vogliamo sapere se sia garantita la sicurezza delle centinaia di studenti presenti nell’istituto”, conclude Foschi.
“Su 54 edifici scolastici di competenza comunale sino a oggi solo 15 sono stati sottoposti a studi di vulnerabilità sismica, altri 5
verranno sottoposti a studio tra il 2017-2018, le altre 34 scuole non avranno nulla”. Lo affermano i consiglieri comunali pescaresi Vincenzo D’Incecco, Marcello Antonelli e Fabrizio Rapposelli (Forza Italia) a margine della Commissione Edilizia scolastica che si è riunita oggi su loro richiesta, parlando di un quadro “desolante e preoccupante”. “Su 54 edifici – aggiungono i consiglieri – solo uno, la scuola elementare di via Cavour, è ‘adeguato sismicamente’, ovvero è stato sottoposto agli interventi di messa in sicurezza previsti dalla legge superando l’indice dell’1 per cento. Le altre no”. “Non esitiamo a definire la situazione drammatica: oggi, a maggior ragione, chiediamo che la giunta Alessandrini stanzi almeno 400mila euro dell’avanzo di amministrazione per l’immediata
esecuzione degli studi di vulnerabilità sismica su tutte le scuole, ipotizzando un accordo con l’Ordine degli Ingegneri per l’abbattimento dei costi, per poi poter programmare già nel prossimo bilancio gli interventi più urgenti e su questo siamo pronti allo scontro in aula”, concludono.