L’Aquila. All’Aquila nella prima parte del 2016 le quotazioni immobiliari sono diminuite del 6,2% rispetto al semestre precedente, mentre a Pescara hanno evidenziato una leggera contrazione pari al -0,4%. I dati sull’andamento del mercato immobiliare sono ststi elaborati dall’Osservatorio Immobiliare del Gruppo Tecnocasa, giunto alla sua 48esima edizione. La capillarità delle reti Tecnocasa e Tecnorete ha permesso all’Ufficio Studi del Gruppo di realizzare questa approfondita indagine, che ha interessato 4.155 zone per un totale di circa 77 mila dati.
In particolare all’Aquila in leggero calo le quotazioni immobiliari nell’area Centro-Est dove si registra un mercato comunque vivace, grazie a prezzi contenuti e ad una maggiore propensione ad erogare da parte degli istituti di credito. In questa area della città acquistano soprattutto coppie e famiglie ma si registra anche qualche acquisto per investimento. Chi compra per mettere a reddito preferisce tipologie dall’ampiezza compresa tra 40 e 80 mq, mentre chi è in cerca dell’abitazione principale sceglie trilocali e quattro locali tra 60 e 130 mq. Apprezzata l’area di Santa Maria di Farfa, quartiere situato nelle immediate adiacenze del Centro Storico. Una delle aree più richieste rimane quella del quartiere Torrione, adiacente al Centro storico, ben servita e commerciale. Apprezzate dagli acquirenti anche zona Torretta e zona Acquasanta. Una zona in forte recupero è quella della Villa Comunale, dove sono stati ultimati diversi cantieri ma sono in corso ancora lavori di riqualificazione ed adeguamento sismico su alcune palazzine. Ancora in calo le quotazioni dell’usato nella zona Ovest. Gli acquirenti preferiscono comprare il nuovo e a cercare casa sono soprattutto giovani coppie con una disponibilità media compresa tra 100 e 150 mila €. La domanda si focalizza su trilocali di nuova costruzione preferibilmente dotati di box auto. Sempre buona la domanda su Pettino, Coppito e Santa Barbara, frazioni periferiche della città che dopo il terremoto si stanno ripopolando; ci sono inoltre soluzioni indipendenti che si trovano nella prima periferia (Scoppito, Pizzoli, Paganica). In lieve calo anche i canoni di locazione grazie ad un’offerta sempre maggiore: un bilocale si affitta a 380-400 € al mese. Giovani coppie e lavoratori trasfertisti (ad esempio ingegneri impiegati nelle opere di ricostruzione) sono coloro che maggiormente alimentano il mercato delle locazioni, mentre la domanda da parte di studenti universitari è esigua: il contratto utilizzato è quasi sempre a carattere transitorio.
A Pescara prezzi sostanzialmente stabili in Centro, dove si registra una domanda in aumento, spinta da una maggiore fiducia da parte dei potenziali acquirenti, da prezzi contenuti e da una maggiore facilità di accesso al credito. In lieve aumento anche gli acquisti per investimento che in genere si focalizzano su trilocali dal valore compreso tra 100 e 150 mila €. La richiesta di case in affitto proviene da studenti universitari oppure da lavoratori trasfertisti: il canone di un trilocale oscilla tra 500 e 600 € al mese. Molto richiesta l’area di via Nicola Fabrizi e delle sue traverse, che si trova nelle immediate vicinanze del lungomare. Ben servita l’area di piazza dello Spirito Santo, che piace perché dotata di numerosi parcheggi, sebbene più distante dal mare. Prezzi sostanzialmente stabili si registrano nella zona della riviera di Pescara che si estende a nord, fino a Montesilvano. Si tratta di un mercato di prime case alimentato prevalentemente da coppie e famiglie in cerca di trilocali possibilmente dotati di doppi servizi. Oltre a prime case ci sono anche soluzioni acquistate da persone residenti fuori Pescara che comprano la casa per le vacanze. Prezzi e caratteristiche simili si evidenziano nelle strade parallele come viale Kennedy, viale Regina Margherita e via Regina Elena. Meno costose le abitazioni che sorgono su Strada Parco (lato mare), zona residenziale più economica dove acquistano coloro che hanno una disponibilità di spesa più contenuta. Sempre nella zona nord, al confine con Montesilvano, si trova l’area di Santa Filomena: qui i prezzi di un buon usato sono di 900-1000 € al mq ed acquistano prevalentemente persone provenienti da Montesilvano che desiderano rientrare in città. Quotazioni ancora in leggero calo nell’area Sud di Pescara. In questa area della città circa il 60% delle compravendite riguarda l’investimento grazie alla presenza di diverse strutture come ad esempio l’università, il tribunale e diverse aziende. Ad acquistare per mettere a reddito sono in genere persone provenienti da fuori, in particolare da Roma, Foggia, Frosinone e Campobasso.
A Teramo il mercato residenziale si concentra a San Nicolò a Tordino, Bellante Stazione e Piano d’Accio. La domanda si focalizza essenzialmente sull’acquisto della prima casa e la tipologia più richiesta è il trilocale. San Nicolò a Tordino è sorta a partire dalla fine dell‘800 ma ha avuto un forte sviluppo negli anni ’80 e ’90: il quartiere evidenzia valori non superiori a 700 € al mq per l’usato e a 1000 € al mq per il nuovo. Nell’area di Bellante Stazione si possono acquistare tipologie degli anni ’80 e ’90 ma anche soluzioni realizzate nei primi anni del 2000. Qui il valore di un buon usato è di 600-700 € al mq. Piano d’Accio è un’area periferica che si è sviluppata a partire dagli anni 2000 e presenta valori di 700-800 € al mq per l’usato e di 1000 € per il nuovo. Molto attivo il mercato delle locazioni, il canone di un trilocale si attesta su 300 € al mese e il contratto più utilizzato è quello a canone concordato.
L’Aquila. Prezzi immobiliari Isem16 – Gruppo Tecnocasa
Pescara. Prezzi immobiliari Isem16 – Gruppo Tecnocasa
Teramo. Prezzi immobiliari Isem2016 – Gruppo Tecnocasa (1)
Chieti. Prezzi immobiliari Isem16 – Gruppo Tecnocasa (1)