Pescara. Con un blitz delle forze dell’ordine che ha preso il via poco dopo le 4 di questa mattina, e’ stato smantellato il mercatino dei senegalesi situato nell’area di risulta delle ferrovie, a Pescara, e sono in corso le operazioni di bonifica della zona predisposte dal Comune. A supporto di polizia, carabinieri, Guardia di finanza e personale del Corpo forestale in servizio in citta’, i rinforzi arrivati da Napoli, Bari e Senigallia che si sono trovati di fronte una cinquantina di ambulanti. Nella notte i senegalesi hanno infatti promosso un presidio per assistere alle operazioni e hanno potuto contare sull’appoggio, tra l’altro, di Rifondazione comunista. Non hanno opposto, pero’, particolare resistenza, sono stati subito bloccati e la zona e’ stata transennata. Dopo venti anni di permanenza nella zona sono spariti i circa 150 banchi e gli ombrelloni sistemati sotto il rilevato ferroviario e con essi la merce contraffatta che veniva venduta all’interno del mercatino, una parte della quale e’ stata trovata anche stanotte. Sul posto sono stati recuperati, tra l’altro, i marchi taroccati da applicare sugli articoli. Oltre ai banchi (che finiranno in magazzino con gli ombrelloni usati a copertura del mercatino) c’era tutto il necessario per stazionare nell’area sia di giorno che di notte: tv, parabola, piastre per cucinare, frigorifero, carrozzine. Un blitz del genere era stato programmato nel mese di agosto del 2015 ma poi e’ stato bloccato all’ultimo minuto per regolarizzare e trovare una sistemazione alternativa agli ambulanti, e su questo sta ancora lavorando il Comune. La rimozione coatta fa seguito all’ordinanza sindacale “contingibile e urgente” firmata dopo la mezzanotte dal sindaco Marco Alessandrini per “eliminare i gravi pericoli che minacciano la sicurezza urbana, contrasto ai fenomeni di alterazione del decoro urbano ed in particolare dell’abusivismo commerciale e dell’illecita occupazione di suolo pubblico”. Presenti anche Vigili del Fuoco, personale sanitario del 118, assistenti sociali e addetti della Attiva. Hanno assistito alle operazioni anche diversi esponenti politici, tra cui Maurizio Acerbo, componente della segreteria nazionale del Prc, il coordinatore provinciale di Sel, Daniele Licheri, è quello cittadino, Roberto Ettorre. Presenti anche i militanti di Forza Nuova. I commercianti senegalesi hanno deciso di recarsi tutti alle 8 in Comune per parlare con il sindaco Alessandrini. Sperano almeno di recuperare la merce e di non perdere giorni di lavoro in attesa di una sistemazione. Secondo Maurizio Acerbo di Rifondazione comunista, “basta leggere le cinque pagine dell’ordinanza per accorgersi che inadempiente è l’amministrazione, che non ha ancora predisposto l’alternativa e che violando impegni presi ordina lo sgombero. Viene da chiedersi: cosa sarebbe accaduto e cosa avrebbero detto gli stessi esponenti di Pd e Sel se un’operazione del genere la faceva Mascia?”.
“Stiamo lavorando e non da oggi per trovare una soluzione al mercatino etnico. Noi siamo per una integrazione pacifica e accogliente, e voglio dire per questo grazie agli uomini delle forze dell’ordine perché le operazioni di sgombero si sono svolte senza grossi problemi”. Lo ha detto il sindaco di Pescara che ha poi parlato di quello che accadrà da oggi e fino al nuovo progetto del mercatino: “Andremo avanti veloce per cercare una soluzione. Ma permettetemi di dire che le operazioni di sgombero hanno funzionato visto che nelle ore precedenti c’era stata tensione e quella dell’incolumità delle persone era la prima preoccupazione. Ora guardiamo al futuro, considerando che abbiamo individuato la nuova area del mercatino che sorgerà nel terzo sottopasso della Stazione. In queste ore mi incontrerò con i funzionari dei vigili del fuoco per quanto concerne la documentazione riguardante la sicurezza e Trenitalia, compartimento di Ancona. Lavoriamo affinché possa sorgere non una copia del vecchio mercatino, ma uno completante nuovo dove troveranno posto tutti quegli ambulanti in regola. La legalità sarà alla base del nuovo spazio che conta una ampiezza di 90 metri per 20. Ho parlato ha concluso il sindaco con gli esponenti della comunità senegalese, spiegando che per tutti coloro che sono in regola ci sarà sempre posto”. Sotto il Comune la comunità africana ha dato vista ad un sitin con esponenti di Sel e Rc. C’è stata anche la preghiera musulmana.
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